Aprile 2021

Il ricovero: prepararsi all’intervento chirurgico

Category : CURIOSITÀ

Il ricovero ospedaliero per intervento chirurgico rappresenta sempre un momento di forte stress, sia emotivo che organico. Per vivere al meglio questa esperienza ed evitare che si trasformi in un incubo, è importante prepararsi in modo corretto.Bisogna ascoltare attentamente le indicazioni che vengono fornite dal chirurgo in merito alla patologia, all’intervento chirurgico stesso e allo svolgimento delle fasi post-operatorie. Non esitate a fare domande: il vostro chirurgo saprà darvi tutte le spiegazioni necessarie.Il personale amministrativo e l’ufficio ricoveri si occupano dell’organizzazione pratica del ricovero, comunicando orari, modalità di ingresso in ospedale e documentazione necessaria. Anche in questo caso non esitate di fare domande: tutto il personale ospedaliero è a vostra disposizione.


Stretching delle mani

Category : CURIOSITÀ

Immaginiamoci di voler modellare un pezzetto di plastilina: inizialmente questa sarà fredda e rigida.Solo dopo averla scaldata con le mani essa assumerà la consistenza giusta per essere modellata.La stessa cosa succede a muscoli e articolazioni: essi necessitano un adeguato riscaldamento per permetterci performance adeguate. Eseguire esercizi in flesso-estensione delle dita (mano aperta-mano a pugno) e del polso permette ai muscoli di ammorbidirsi e favorisce un adeguato apporto sanguigno a queste strutture, evitando fenomeni infiammatori e possibili lesioni.#


Progetto Onda

Category : NEWS

Ringrazio la Dottoressa Veronica Ponti per la sua disponibilità a partecipare a quest’importante iniziativa di humanitas in collaborazione con il progetto onda


La chirurgia mininvasiva

Category : CURIOSITÀ

La chirurgia mininvasiva permette un gesto chirurgico misurato, poco invasivo, con piccoli accessi chirurgici – basti pensare alla differenza tra la cicatrice chirurgica di un intervento di decompressione del canale carpale a cielo aperto rispetto alla cicatrice del medesimo intervento per via endoscopica. Questo permette un recupero funzionale dell’arto operato più rapido, con una significativa riduzione del disagio percepito e un veloce rientro all’attività lavorativa e quotidiana. Anche la possibilità di una mobilizzazione precoce, per esempio in seguito a interventi di sintesi di fratture ossee, fa parte di questo approccio minivasivo, inteso come altamente efficace ma a ridotto impatto sulla quotidianità del Paziente



Teamwork: il personale di sala operatoria

Category : CURIOSITÀ

Per il chirurgo è fondamentale lavorare in sinergia con il personale della sala operatoria. Questo permette di creare un ambiente lavorativo favorevole, sicuro e affiatato per il chirurgo stesso, ma soprattutto permette al Paziente di affrontare un momento di stress come un intervento chirurgico con serenità e senso di sicurezza.Le figure professionali che lavorano in sala operatoria sono: anestesista, infermiere strumentista, assistente di anestesia e OSS.


Traumi domestici: cosa fare? Ferite

Category : CURIOSITÀ

Ogni anno in Europa gli incidenti in casa e nei luoghi di svago causano circa 32.000.000 interventi ospedalieri. La maggior parte degli infortuni avviene in cucina (52,8%) e il primo responsabile dell’infortunio domestico risulta essere il coltello che da solo è causa del 13,5% di tutti gli incidenti. Le parti del corpo più esposte sono gli arti superiori (53,6% dei casi).Le ferite da taglio si presentato lineari, a margini netti e spesso si associano a una fuoriuscita di sangue (emorragia). In questi casi bisogna sciacquare la cute con acqua fredda in modo da pulirne i margini e ridurre la perdita di sangue. Successivamente disinfettare la ferita e tamponarla con garze sterili, che vanno mantenute in sede al fine di arrestare il sanguinamento e proteggere la ferita da possibili contaminazioni. Una compressione costante a monte del sito leso aiuterà a ridurre la fuoriuscita di sangue.In caso di emorragia inarrestabile contattare i mezzi di soccorso (112). In ospedale verranno fornite le cure necessarie al fine di arrestare l’emorragia in corso e valutare i possibili danni (lesioni nervose, lesioni tendinee, ecc).